La Storia

Una scelta Controcorrente

Jean Pierre decide di raccontare il Vangelo attraverso i musical. Per riuscirci fonda una compagnia teatrale che “mette in scena lo stile di vita di Gesù”

Evangelizzare da una prospettiva particolare: dal palcoscenico.
Questo ha deciso di fare nella vita Jean Pierre Bortolotto. Il suo gruppo teatrale, Controcorrente, nell’arco di pochi anni è diventato un piccolo fenomeno nel Nord-est, grazie a una peculiarità: la rappresentazione di musical che raccontano le storie e gli insegnamenti di personaggi simbolo della Chiesa cattolica come Gesù, Madre Teresa, San Francesco. Nelle opere si mescolano elementi di teologia, dottrina sociale, canti, recitazione. Il risultato è un successo oltre ogni aspettativa: dal 2005 a oggi 35mila spettatori hanno assistito alle rappresentazioni.

“L’affidarsi a Gesù e ai santi che abbiamo voluto rappresentare in questi anni – spiega Jean Pierre – è stato l’elemento che ha permesso un salto di qualità interiore a ognuno di noi. Siamo cresciuti prima spiritualmente che teatralmente, nonostante i momenti di difficoltà e di smarrimento. Abbiamo spesso sentito dentro di noi la frase del Vangelo: ‘Venite a me, voi che siete affaticati e oppressi’. E sono state queste parole la chiave della buona riuscita del nostro esperimento. La debolezza è stata spesso compensata dalla forza della fede che ci ha permesso di superare ostacoli anche più alti di noi.

Tutto comincia in parrocchia

L’idea della “compagnia teatrale evangelizzatrice” nasce per caso. Jean Pierre non è un regista, né un attore di professione. Ma c’è un sottile filo che lega il suo credo alla nascita del gruppo. “Tutto ha inizio a 16 anni, con un mio cammino di fede. Prima partecipando a un gruppo parrocchiale che si chiamava Gruppo del Vangelo, poi all’Azione cattolica. Non nego che quando ci si mette al servizio di Dio ci possono anche essere ‘esperienze di crisi’. Nel mio caso mi hanno reso consapevole del fatto che la vita è un immenso dono di Dio e noi dobbiamo preservarla in ogni modo”.

In principio fu la corale

Nel 2000 Jean Pierre sposa Sonia e poco dopo arrivano anche due figli: Alberto ed Emanuele. “Con il matrimonio mi sono trasferito a Tamai, frazione del comune di Brugnera in provincia di Pordenone, e con Sonia ho iniziato a seguire un piccolo gruppo di ragazzi con la metodologia dell’Azione cattolica. Man mano l’oratorio è diventato, in periodi come Avvento e Quaresima, un vero laboratorio di falegnameria, cucito e di tante altre attività artigianali”. Nel 2002 il gruppetto inizia a organizzarsi anche come corale dei giovani, proponendo canti liturgici. “Siamo partiti con sette persone e una chitarra. La Provvidenza, poi, ha toccato i cuori di tanti altri giovani e così nel 2004 il coro aveva una struttura con due chitarre e l’organo, e poteva camminare da solo sotto la guida del maestro Igor Moras”.

Lo sguardo sui cresimandi

Jean Pierre, con le catechiste, intravede l’esigenza di seguire i ragazzi anche nel dopo cresima, quando c’è la tendenza ad allontanarsi dalla Chiesa. Nasce allora l’idea di avviare un laboratorio teatrale. “Con la disponibilità del parroco don Saverio e del consiglio pastorale, nell’aprile del 2004 è partito a Tamai un primo laboratorio che ha dato vita a un recital, il cui titolo era Controcorrente, come il futuro nome della compagnia teatrale. Io mi sono fatto promotore dell’iniziativa e ho assunto un po’ il ruolo del regista. Insieme a me, c’erano mia moglie e delle ragazze che organizzavano le coreografie. Diciamo che Sonia è stata una sorta di aiuto regia”.

Il fascino della piccola suora

Dopo il successo della prima rappresentazione, nel 2005 arriva la svolta, con la popolarità inattesa. “Avevamo tra le mani un cd con delle canzoni dedicate a Madre Teresa di Calcutta, appartenenti al musical del Maestro Michele Paulicelli. Con noi c’era anche Stefania, una nostra vicina di casa, che amava particolarmente Madre Teresa e ne parlava spesso. I racconti di Stefania ci incuriosirono al punto da chiedere alla casa editrice il copione completo dell’opera di Paulicelli”. Quando riescono a consultare l’opera, Jean Pierre e Sonia notano che era proibitivo realizzarla. “Erano due ore di spettacolo con 25 canzoni e 11 inserti in prosa. E noi avevamo a disposizione un decina di adolescenti, nessuna strumentazione, nessuna scenografia, nessun costume. Era tutto da inventare. Certo, potevamo scegliere tanti recital e spettacoli più a portata nostra, magari Greese, ma una spinta interiore ci diceva provare quel musical. A quel punto è stato decisivo il ruolo di Stefania”. Jean Pierre non ha dubbi: “È stata lei il primo grande dono della Provvidenza”.

“Chiedete e vi sarà dato”

Stefania, invitata da Jean e Sonia, espone al giovane gruppo di attori il pensiero di Madre Teresa sulla sofferenza degli ultimi, dei poveri, di coloro che non hanno nulla. “Lo ha presentato in un modo così penetrante che abbiamo capito realmente cosa significa recitare o leggere un copione con l’anima. Senza di lei non ci saremmo mai riusciti. Siamo rimasti ammutoliti mentre lei parlava della suora di Calcutta”. L’energia e la chiarezza di Stefania fanno scattare la scintilla che mette in moto il progetto Controcorrente. L’entusiasmo per il musical cresce di giorno in giorno. In poco tempo il cast è pronto e si aggregano anche la corale e gli strumentisti. Un’azienda di divani fornisce le stoffe per realizzare i vestiti delle suore. Piccoli segni che fanno intendere la strada da percorrere. “‘Chiedete e vi sarà dato’, questa la frase del Vangelo che abbiamo ripetuto tante volte e che è stata per tutti noi un primo grande insegnamento di Gesù”, rammenta Jean.

Da San Francesco a Pinocchio

Con il debutto del musical sulla vita di Madre Teresa di Calcutta nell’ottobre 2005 parte la tournee di Controcorrente, che conta oltre 45 repliche in Friuli e Veneto. Nell’ottobre 2006, prendendo spunto dall’ultimo canto, tratto dalle parole di Preghiera semplice di San Francesco d’Assisi, inizia la preparazione di un nuovo musical dal titolo Ora come allora, sulla vita del poverello di Assisi. Sono poi nate Jeshua, opera inedita sulla vita di Gesù, dalle profezie alla resurrezione, e due opere indirizzate ai giovani attori: Pinocchio: la storia nella storia… e L’essenziale è invisibile agli occhi. Entrambe prendono spunto dai noti libri, ma rivisti in chiave teologica per trarre suggerimenti e insegnamenti contenuti nella Bibbia. “Dimostrano ancora una volta – spiega Jean Pierre – che il connubio tra storia, vita e Vangelo è possibile sia per chi partecipa attivamente agli spettacoli come gli attori, sia per chi li guarda, cioè gli spettatori. I messaggi forti passano solo se c’è un coinvolgimento totale di tutta la persona e i mezzi per comunicare devono essere un connubio di tutte le forme artistiche perché l’arte è bellezza e la bellezza viene da Dio”.

Vangelo come stile di vita

Il legame con gli insegnamenti del Signore si evince anche da un aneddoto che ama ricordare Jean. “Qualche tempo fa un parroco mi ha chiesto che tipo di gruppo fosse Controcorrente. Io gli ho risposto che più vado avanti in questa esperienza, e più mi rendo conto che non è solo un gruppo, ma un vero e proprio laboratorio dove si sperimenta cosa significa radicarsi al Vangelo. E al giorno d’oggi scegliere il Vangelo e Gesù come stile di vita significa non omologarsi ai cliché del momento, ma ancorarsi a valori etici, morali, insomma significa andare… controcorrente.

Testi di Gelsomino Del Guercio
“A Sua Immagine”

“Il teatro non è il fine ma il mezzo, il vero copione è il Vangelo, il vero regista è Gesù”

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Ricavato devoluto a fin di bene

128 uscite, oltre 90 aderenti, circa 35mila spettatori, 8 musical allestiti, 6 pellegrinaggi ad Assisi, un pellegrinaggio a Medjuogorie, 6 progetti missionari e sociali con oltre 20mila euro devoluti, 6 laboratori teatrali per ragazzi e adolescenti, senza contare le migliaia di ore per prove, scenografie, video, coreografie, costumi.

Sono questi i numeri di dieci anni di teatro targato Controcorrente. Nel dettaglio, le opere missionarie finanziate con i proventi delle rappresentazioni teatrali sono: un orfanotrofio in India (con il ricavato del musical su Madre Teresa di Calcutta); le missioni delle suore francescane a Sembe nel nord del Congo, e di padre Rino Furlato in Guinea Bissau (con il ricavato del musical su San Francesco d’Assisi).

Sono stati inoltre finanziati un pulmino per l’opera La nostra famiglia di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, per il trasporto dei bambini e ragazzi con disagi (con il ricavato del musical su Pinocchio), e la cooperativa Piccolo Principe che sostiene progeti di inserimento socio occupazionale per disabili di Casarsa, Pordenone (con il ricavato del musical sul Piccolo Principe).